A seguito dell’abbattimento di parte delle mura della fortezza a metà dell’800, l’area compresa tra il centro storico e la nuova espansione della città verso ovest acquisisce sempre più una maggiore centralità nella vita cittadina, divenendo una vera e propria piazza: nasce così alla fine del XIX secolo ’900 piazza Unità d’Italia.
Questo spazio viene ben presto arricchito di monumenti: il 21 aprile 1924 viene inaugurato il monumento alla Redenzione, opera dell’artista gradiscano Giovanni Battista Novelli (1879-1965), nello slargo di fronte al teatro. È formato da una colonna in marmo su cui poggia il leone di S. Marco, a ricordo della fondazione di Gradisca da parte della Repubblica di Venezia. Sul basamento del monumento quattro medaglioni in bronzo raccontano alcune vicende storiche gradiscane. Poco dopo la colonna alla Redenzione, a poca distanza da essa, viene collocato nel 1932 il monumento a Marziano Ciotti, sempre opera di Novelli.
Il fronte edilizio ovest del centro storico, poco nobile e fino a poco tempo prima celato dalle mura difensive, si trasforma. Con la ricostruzione postbellica, vengono rifatti i prospetti degli edifici che oggi ospitano gli storici caffè gradiscani e nel 1925 costruita la nuova facciata principale del teatro, rivolta sulla piazza. Si costituiscono così le quinte architettoniche che ancora oggi si possono ammirare.