È la residenza della famiglia della Torre, da cui prende il nome il palazzo, nel ’600 e ’700. Qui vive Francesco Ulderico della Torre, capitano di Gradisca, durante i suoi periodi di permanenza in città. Successivamente, nell’800 divenne residenza della famiglia de Finetti. Nel ’900 viene adibito alle più svariate funzioni: sede di comandi militari, caserma, tribunale, sede di vari enti ed alloggi.
L’edificio occupa quasi un intero isolato e si configura come una villa suburbana, con annessa cappella privata della famiglia della Torre. Esso è il risultato nel ’600 dell’unione di tre case, a loro volta in precedenza derivate da sei case basate sul passo veneto (1,73 m). Per questo motivo la lunga facciata principale su via Ciotti non presenta una simmetria perfetta.
Terminata nel primo quarto del ’700, ha il suo fulcro nel portale d’ingresso incorniciato da due colonne ad anelli con sopra un arco spezzato. La parte centrale ospita un balconcino ed è conclusa da un frontone – dominato da tre guglie a trottola – che accoglie una stella a sei punte.
Il prospetto posteriore su via Bergamas, articolato con due ali, si raccoglie invece attorno ad una corte centrale, un tempo giardino. Vi si accede attraverso un alto portale, sormontato da tre guglie a trottola, munito di cancello in ferro battuto recante l’anno 1705 e lo stemma della città. La loggia ospita uno scalone a due rampe simmetriche che portano ai piani superiori del palazzo.
Oggi ospita il Municipio e la Galleria regionale d’arte contemporanea “L. Spazzapan” (dal 1977).