È la residenza dei rappresentanti del governo veneto in città dal 1481 al 1511, anno in cui Gradisca passò dalla Repubblica di Venezia all’Impero asburgico. Successivamente nel palazzo abitarono capitani imperiali e poi famiglie nobili. In una lapide, posta sulla facciata dell’edificio lungo via Alighieri, si possono leggere i nomi dei 25 provveditori veneti che amministrarono la città.
Costruito alla fine del ’400, il fabbricato presenta ancora una struttura massiccia tipica dell’epoca, di cui si nota in particolare l’elevato spessore delle murature al piano terra ed il barbacane in pietra a rinforzo dell’angolo del fabbricato tra via Battisti e via Alighieri. Nel ’700 il palazzo subisce delle modifiche in facciata per meglio adeguarsi alle esigenze residenziali della famiglia dei nobili Baselli: si aggiungono le finestre a trabeazione rettangolare del primo piano ed il balconcino con ringhiera in ferro battuto, sostenuto da tre mensoloni.
Nell’interno, al piano terra alcune sale presentano un soffitto con volte a crociera. Dal cortile interno dell’edificio si scorge una torre, forse traccia dell’edificio originario.
Oggi il palazzo è la sede dell’enoteca regionale “La Serenissima”, qui aperta nel 1965 come seconda enoteca pubblica in Italia.