
Il Puìnt dal Diàul
Il Ponte del Diavolo è uno dei simboli di Cividale del Friuli.
Poggia su un macigno naturale collocato nel letto del fiume Natisone, lungo il quale si può ammirare una scenografica gola; costruito in pietra a partire dal 1442 e ripartito in due arcate, il ponte è alto 22,50 m, poggia su tre piloni sviluppandosi per 48 m su due archi di larghezza differente (22 m e 19 m).

La costruzione
Si sa per certo che sino al XIII secolo vi era un passaggio in legno, frequentemente sottoposto alla furia distruttrice delle acque del fiume; emerse così la necessità di sostituirlo con una più solida costruzione in pietra.
Il progetto del nuovo ponte fu elaborato da Iacopo Dugaro da Bissone, con cui il Comune stipulò un contratto l'11 dicembre 1441. I lavori proseguirono attraverso una interminabile serie di intoppi e si protrassero sin quasi all'inizio del XVI secolo.
Durante i tragici eventi della ritirata di Caporetto nel tentativo, assurdo ed inutile, di ritardare l'avanzata del nemico (all'esercito austro-tedesco non interessava certamente di passare il Natisone a Cividale, ma piuttosto di proseguire la sua avanzata verso Udine), la costruzione venne abbattuta dall'esercito italiano: era il 27 ottobre 1917.
Il ponte fu prontamente ricostruito, nella stessa forma, dagli austriaci sotto la direzione di Anselmo Nowak ed inaugurato il 18 maggio 1918. Successivamente subì danni limitati nel 1945 ad opera dei soldati tedeschi.
Perché Ponte del Diavolo?
Il nome del ponte deriva da una leggenda popolare, alimentata verosimilmente dalle tormentate vicissitudini costruttive del manufatto: si dice che per costruire il ponte, i cividalesi avessero chiesto aiuto al Diavolo.
Questi avrebbe preteso in cambio l'anima della prima creatura che fosse passata sul ponte. Accettato il patto, in una sola notte il Diavolo eresse il ponte, ma la mattina seguente i cittadini fecero passare sul ponte un animale (o un gatto o un cane o, addirittura, un maiale, secondo altre versioni: pare che in alcuni periodi dell'anno qualcuno abbia udito dei rumori, simili a grugniti, provenire dal letto del fiume intorno al ponte). Il Diavolo così beffato, dovette accontentarsi dell'anima dell'animale, lasciando per sempre in pace i cividalesi.
Secondo un'altra versione molto diffusa, il diavolo si sarebbe limitato a semplificare la costruzione dell'opera collocando la grossa pietra su cui poggia il pilastro centrale del ponte.
(fonte: wikipedia)