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La natura attorno a Spilimbergo: la Grava
Non si può slegare la storia di Spilimbergo dal fiume che la costeggia: il Tagliamento. Delle originarie conformazioni vegetazionali che ricoprivano il territorio spilimberghese in antichità, attualmente, rimangono solo scarse tracce.
La vasta penisola tra il torrente Cosa e il fiume Tagliamento, sulla quale ora trovano posto insediamenti umani, ancora in data storica era ricoperta da una folta foresta planiziale a farnia che scendeva anche lungo i burroncelli pluvio-alluvionali (muculis), che scaricano acque nel fiume, fino a legarsi alla flora d’alveo.
Qualche debole traccia dell’impianto originario, seppur antropizzata, è ancora individuabile nel sito denominato Bosco di Valeriano alcuni chilometri a nord della città, ed in alcuni lacerti ripariali del Tagliamento a Sud del Duomo di Spilimbergo. Per il resto gli insediamenti abitativi hanno causato la sparizione del bosco naturale e, da alcuni anni, banali coltivazioni intensive stanno snaturando anche parte dell’alveo dell’Aga Granda.
Testo ViviSpilimbergo - Photo Denis Scarpante