Al posto di Santa Lucia
La chiesa parrocchiale di San Lorenzo martire fu edificata a cavallo tra XVIII e XIX secolo (1829 la consacrazione), demolendo la più vecchia chiesetta di Santa Lucia.
La posizione decentrata rispetto al paese dipende dal fatto che essa in origine fungeva da luogo di culto per la borgata orientale (mentre borgo Pino, a ovest del torrente Gleria, era servito dalla cappella di San Girolamo, nelle pertinenze del Palazzo Toppo Wassermann).
L’aula, a navata unica, culmina nell’altare maggiore in pietra a forma di sarcofago di scuola friulana. Lungo i due lati maggiori, sorgono altri quattro altari, dedicati a sant’Antonio, alla Madonna del Carmine, al Sacro Cuore e a santa Lucia. L’edificio è decorato inoltre con vari dipinti di epoca settecentesca, attribuiti a Giovanni Giuseppe Buzzi; mentre sul soffitto si può ammirare un affresco dell’artista friulano Carlo Boldi.
Tra le altre opere d’arte, di particolare interesse una scultura ligneo della Madonna del Carmine, con il trono in legno dorato utilizzato per portarla in processione, opera di Valentino Panciera.
La chiesa conserva anche un organo realizzato nel 1892 da Beniamino Zanin di Codroipo, componente della famiglia di organari in attività più longeva d’Italia.