Polcenigo

Luoghi da scoprire

San Rocco

Edificio di incerta fondazione, forse del XIV o del XV secolo, è caratterizzato dall’insolito campanile a canna quadrata, basso e tozzo, che si presuppone abbia riutilizzato un’antica torre medioevale di protezione del borgo.

Dedicata al santo tradizionalmente protettore dalla peste e dalle altre malattie infettive, la chiesa si trovava un tempo giusto all’inizio dell’abitato, quasi una sentinella celeste col compito di tener lontano il contagio proveniente da fuori.

L’edificio, coperto a coppi, ha una facciata liscia con occhio al centro del frontone e portone con cornice lavorata e timpano.

Foto Luigi De Nadai

A sinistra, in una finestrella, si nota un’antica e curiosa “manina” in pietra che invita i fedeli a fare l’elemosina nell’apposita fessura.

L’interno è un’aula unica con bel soffitto a travi scoperte; notevole l’elegante acquasantiera con decorazioni floreali (XVI-XVII sec.).

L’altare principale (fine XVII-inizi XVIII sec.) è un garbato prodotto barocco in marmi policromi; ospita un’intensa Resurrezione di Pierino Sam (1985), autore anche dei quadri della Via Crucis in terracotta (1965). Nell’intradosso dell’arcosanto si rinvengono alcuni sbiaditi affreschi devozionali commissionati da un certo Mario Viana, risalenti al 1638, periodo di pestilenze, con un barbuto San Rocco.

L’altare di destra (XVIII sec.), ravvivato da intarsi in marmo policromo, possiede un tondo centrale in bassorilievo di grande finezza con la Madonna fra gli angeli benedicente San Pietro, forse proveniente dalla chiesetta castellana dedicata appunto a San Pietro, e una moderna statua lignea di San Rocco, opera di Carlo Pancheri di Ortisei (1943).


Tratto da Le Chiese di Polcenigo di Alessandro Fadelli

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