Palmanova

Luoghi da scoprire

Il Santissimo Redentore

Il Duomo Dogale dedicato al SS. Redentore, costruito tra il 1615 e il 1636 dall’Ufficio Fortificazioni di Venezia, è uno degli edifici più prestigiosi che si affacciano su Piazza Grande.

La sua storia, come dice Gabriella Del Frate, "riflette le vicissitudini politiche, militari e sociali collegate alla costruzione della fortezza, sorta nel 1593 per volere del senato veneto". 

La facciata realizzata in pietra bianca d'Orsera e pietra grigia d'Aurisina, è divisa in due ordini: uno inferiore, caratterizzato da semicolonne giganti e tre ingressi (quello centrale più grande e due laterali minori); uno superiore, dotato di tre nicchie che ospitano le statue del SS.Redentore al centro, e dei Santi Marco e Giustina ai lati. 

Sul timpano è invece presente una statua del leone alato: la versione originale distrutta dai Francesi nel 1797, fu sostituita con quella attuale, una scultura dell’artista palmarino Ferdinando Busetti, realizzata tra 1893 e 1894. 

Le misure del campanile di altezza ridotta, sono dovute alla regola tipica della progettazione delle fortezze per la quale nessuna costruzione doveva essere esposta alla gittata delle artiglierie nemiche. 

L’interno della chiesa è caratterizzato da un’unica navata di notevoli dimensioni, coperta da capriate in travi di rovere. Si segnalano alcune opere d’arte di grande pregio tra cui la "Pala delle Milizie" di Alessandro Varotari detto il Padovanino, la piccola madonnina lignea attribuita a Domenico da Tolmezzo ed in particolare la galleria con i ritratti di alcuni dei provveditori generali della fortezza collocata nella sagrestia.

Un po' di storia

Gabriella Del Frate ci ricorda che "I provveditori generali si preoccuparono da subito di garantire all'interno dell'erigenda piazzaforte un'adeguata assistenza religiosa". 

"L'8 settembre 1895 - continua Del Frate - con il Provveditore Giovanni Mocenigo era stata fissata la data per la posa della prima pietra della chiesa principale della fortezza".

"Nel 1599 il Consiglio dei Pregadi, dando la nomina di provveditore ad Alvise Priuli deliberava di costruire una chiesa conforme al progetto tratto dalla Chiesa di San Cosma e Damiano alla Giudecca di Venezia. Ma il Priuli, cedendo il comando della fortezza nel maggio del 1600, riuscì a fa raccogliere sono una gran quantità di pietre per la costruzione della futura chiesa". 

"Con la nomina di Girolamo Cappello a Provveditore Generale di Palma, avvenuta nel 1602, si può parlare della posa della prima pietra per la costruzione del duomo".  

La città nascosta

Come dice bene Francesco Antonini  (Palmanova, Zel Edizioni, 2021) "è il duomo di una fortezza, non di una città d'arte". 

Lo si capisce dall'altezza molto modesta del campanile, che è tale non per un errore del progettista, ma per non dare punti di riferimento e diventare bersaglio delle artiglierie degli assedianti.