Festival internazionale di musica antica nei centri storici del Friuli Venezia Giulia
Il viaggio, nelle sue varie accezioni, è uno spostarsi attraverso strade diverse: dalle vie della mente alle vie fisiche di terra o d’acqua. Nel viaggio fisico viaggiano gli uomini ma soprattutto viaggiano le merci e con essi, uomini e merci, possono viaggiare ricchezze materiali, idee o ahimè anche eserciti ed epidemie.
Se pensiamo alla Storia come a un corpo (galenicamente parlando), le strade possono essere considerate il tramite delle operazioni, ovvero quei vasi e quei nervi percorsi dagli spiriti che, comandati dalle virtù, permettono la vita umana fatta di natura e di cultura, di umori e di intelletto.
E’ possibile ipotizzare una fisiologia del viaggio, quindi, i cui vari aspetti sono profondamente legati (com’è ovvio) alla Storia ma che possono esprimersi in diverse relazioni. Nel senso che la strada si può dipanare non solo in senso orizzontale, tracciando una geografia storica dell’economia e del pensiero ma anche in senso verticale, mostrando affinità e diversità tra il passato e l’attuale. Inoltre le lingue, i suoni, i sapori viaggiano da sempre con gli uomini e incontrano altri linguaggi, suoni e sapori.
Migrazioni, anche recenti, ci raccontano di antichi rapporti e nella stratificazione del tempo si nascondono contatti e distanze.
In questo caso la musica ma anche i sapori sono marcatori formidabili per evidenziare distanze e vicinanze. Così oggi, come un tempo, testimonianze apparentemente lontane convivono nella nostra realtà quotidiana